Non è tennis e non è padel: lo sport di racchetta del momento si chiama pickleball e negli Stati Uniti conta già oltre 68 milioni di giocatori. Ma non solo: in tempi di pandemia, complice la sua semplicità di gioco, il pickleball ha trovato terreno fertile in Europa e si sta diffondendo sempre di più anche in Italia.
Ma a cosa si deve questa popolarità? Quali sono le origini del pickleball? E, soprattutto, come si gioca?
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Cos’è il pickleball?
Ideato nel 1965 dall’ex-membro del Congresso degli Stati Uniti Joel Pritchard e dagli amici Barney McCallum e William “Bill” Bell, il “pickleball” deve il suo nome al battello “Pickle Boat”, che navigava proprio nei pressi di quello che fu il primo campo da gioco.
In Italia, l’Associazione Italiana Pickleball (AIP), facente parte dell’International Pickleball Federation, è stata fondata a Tocco da Casauria, in provincia di Pescara nel 2018. In questa località, nel 2017, sono stati allestiti i primi tre campi da pickleball, mentre nel 2023 la disciplina è stata riconosciuta ufficialmente dalla Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP).
Come si gioca a pickleball?
Parte del motivo per cui il pickleball ha guadagnato così tanti seguaci in così poco tempo è indubbiamente la facilità delle sue regole, che rendono accessibile questa disciplina sportiva a giocatori di diverse età e livelli di abilità.
Si gioca con una pallina (in plastica e, quindi, molto più leggera rispetto a quelle usate per il tennis e il padel) e due racchette (di forma rettangolare e più piccole rispetto a quelle da tennis) all’interno di un campo simile a quello da badminton. Da soli o in coppia, al chiuso o all’aperto è indifferente: l’obiettivo è battere l’avversario ottenendo 11 punti con almeno due punti di scarto. Si può giocare un solo set o al meglio dei tre set.
Il gioco inizia con il servizio, che, per essere considerato valido, deve essere eseguito da dietro la linea di fondo e deve far atterrare la palla nell’area di gioco diagonalmente opposta. Dopo il primo rimbalzo, la palla può essere colpita una sola volta per lato. Se la palla rimbalza due volte in campo avversario, finisce in rete o oltre i confini del campo, viene assegnato un punto. Inoltre, c’è un’area “kitchen” o “non volley zone” a ridosso della rete in cui i giocatori non possono colpire la palla al volo. Il servizio passa dall’una all’altra squadra ogni volta che si segna un punto.
Quali sono le specifiche tecniche di un campo?
Come già accennato, un campo da pickleball ricorda un campo da badminton e misura 13,40×5,60cm per un singolo e 13,40×6,10cm per un doppio. La rete è alta 91 cm.