si tratta di una concimazione specifica che va ad arricchire il manto erboso con quelle sostanze che si sedimentano nel terreno e che all’aprirsi della stagione vegetativa inizieranno a lavorare. Il minerale che si aggiunge in questa fase al prato erboso durante il periodo invernale viene assorbito dalle radici e tenuto semplicemente in standby, almeno fino a quando il terreno sente che la temperatura è calda a sufficienza per iniziare a lavorare.
da effettuarsi verso marzo, o comunque all’inizio della primavera. Questo secondo tipo di concimazione è effettuata per svegliare e alimentare il nostro prato, che grazie a questi apporti minerali può tornare a vegetare.
Dopo aver agito sul nostro campo con questi due tipi di concimazione, fatte appunto per preparare il terreno, si possono programmare altri interventi manutentivi. La prima cosa da fare è individuare la causa del diradamento del manto, spesso causato dall’intenso utilizzo durante i mesi freddi dell’anno, ma con la possibilità che possano esserci anche altre cause che concorrono ad amplificare il problema, come ad esempio la carenza d’ossigeno a livello radicale. Individuate le cause si dovrà intervenire con operazioni meccaniche mirate a risolverle, per poi procedere alla trasemina per permettere la formazione di un nuovo manto erboso. È fondamentale sapere che queste lavorazioni sono fortemente influenzate dalle temperature e dalle precipitazioni e non possono essere svolte durante tutto l’arco dell’anno. È necessario pertanto programmare con largo anticipo gli interventi in funzione delle stagioni e delle attività sportive che devono essere svolte. Non aspettare l’ultimo minuto a chiamarci!